Cornamusa scozzese e funerali

22.03.2023

Una tradizione vuole che la cornamusa scozzese sia uno strumento dotato di poteri mistici, in grado di scacciare gli spiriti maligni, e per questo suonato ai matrimoni, ma anche di accompagnare le anime dei defunti fino ai cancelli del Paradiso. Non solo: grazie al suo potente suono si dice che sia l'unico strumento musicale terreno che possa essere udito anche nell'Aldilà. Da tali credenze sembra derivare l'abitudine di accompagnare i funerali con la cornamusa, un'usanza diffusasi dapprima in Scozia e Irlanda e in seguito anche in altri paesi anglosassoni, quali ad esempio gli Stati Uniti.

Negli ultimi anni, sicuramente complici film, mass media e social media, questa consuetudine sembra cominciare a prender piede anche da noi, e infatti ci capita sempre più di frequente di essere chiamati a suonare a cerimonie funebri o commemorazioni. Vi ricordo infatti che tra i servizi offerti dalla nostra attività c'è anche l'accompagnamento musicale con cornamusa di cerimonie funebri e commemorazioni.

Per noi italiani, però, non sempre così avvezzi agli usi d'oltremanica, spesso possono sorgere spontanee alcune domande riguardanti sia l'adeguatezza della cornamusa scozzese in un contesto di lutto che il tipo di repertorio adatto all'occasione. 

Riguardo il primo dubbio possiamo rassicurarvi subito: ben pochi strumenti sono idonei quanto la cornamusa scozzese a suonare a una cerimonia funebre. Se è vero, infatti, che buona parte del repertorio dello strumento è composta da marce e danze anche molto vivaci, quindi sicuramente non indicate in questo contesto, è altrettanto vero che una sezione abbastanza consistente dello stesso repertorio è composta invece da Slow Airs (arie lente), Laments e Piobaireachd.

Per quanto riguarda le prime due categorie di brani, vi lasciamo un elenco di composizioni adatte a un funerale. 

Si tratta di una lista che sicuramente non ha la pretesa di essere esaustiva ma che riteniamo comunque sufficientemente completa.

  • Amazing Grace (il brano più noto, e forse, diciamocelo, per quanto bello anche un po' banale)
  • Highland Cathedral
  • Hector the Hero
  • Cha Till MacCruimein (conosciuto anche come "MacCrimmon Will Never Return")
  • The Dark Island
  • Going Home
  • The Flowers of the Forest (fino a poco tempo fa riservato ai caduti in guerra ma che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più anche in ambito civile, specialmente dopo il funerale del principe Filippo)
  • The Massacre of Glencoe
  • The Water is Wide
  • Piper Alpha
  • Oh Danny Boy (molto usato nei funerali irlandesi)
  • Skye Boat Song
  • Westering Home
  • The Mist Covered Mountains
  • Mingulay Boat Song
  • She Moved Through the Fair
  • MacPherson's Lament
  • Ar Baz Valan (Borders of Salt)
  • Tema del film Braveheart

Riguardo i Piobaireachd, che come ho più volte detto rappresentano la vera musica della cornamusa scozzese e l'anima stessa dello strumento, considerate invece che molti di essi nascono proprio come brani commemorativi in occasione della scomparsa di qualche personaggio, più o meno illustre che fosse. Per questo motivo in Scozia non è affatto raro sentir suonare un Piobaireachd a un funerale, sebbene non si possa dire che questo stile rappresenti il genere di brano più comune in queste occasioni; un fenomeno sicuramente dato anche dalla difficoltà esecutiva dei Piobaireachd, di certo non alla portata di qualunque piper (suonatore di cornamusa). 

Per farvi un esempio, un Piobaireachd particolarmente amato, e spesso suonato in occasione dei funerali di piper di alto livello, è il celeberrimo "Lament for Donald Ban MacCrimmon". Un brano dotato di una storia piuttosto singolare, della quale magari un giorno vi parlerò, ma che con i suoi oltre venti minuti di durata rappresenta una sfida non indifferente sia per la resistenza del piper che per quella del suo strumento, difficile da mantenere accordato ininterrottamente così a lungo. 

Ora, noi chiaramente siamo in Italia e a malincuore ci tocca ammettere  che un Piobaireachd a un funerale, sia pure di durata molto più breve rispetto al brano citato qui sopra (ce ne sono da circa cinque-sei minuti) verrebbe digerito a fatica da quasi tutti i presenti, trattandosi di uno stile musicale a noi alieno. Ciò non toglie però che volendo si può prendere in considerazione l'idea di suonare soltanto il cosiddetto Ground, cioè il tema iniziale, evitando tutte le variazioni che poi lo seguono nell'esecuzione integrale. Questo rende il brano molto più breve, e soprattutto così facendo si va a suonare soltanto la parte più orecchiabile e comprensibile anche per il pubblico nostrano.

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